Ricordiamoci della nostra umanità
Per un trattato che metta al bando le armi nucleari
Hiroshima e Nagasaki. Quando sente pronunciare questi due nomi, ognuno di noi pensa direttamente alla bomba atomica, non alle città ricostruite, né ai loro abitanti attuali; pensa al cambio di epoca storica sia rispetto alla guerra, che alla pace.
Il 6 e 9 agosto del 1945 hanno posto l’umanità e il pianeta di fronte a un nuovo orologio, che scandisce i minuti che rimangono alla nostra civiltà per la possibilità reale dell’autodistruzione totale. È incredibile, ma l’esito traumatico dello scoppio di quelle due bombe, sperimentate direttamente e indistintamente sulla popolazione delle due città giapponesi, non ha fermato la comunità scientifica, politica e militare delle varie potenze. Migliaia e migliaia di morti, migliaia di viventi condannati a morte dilazionata, dolorosa, lenta, ma sicura per le radiazioni non sono valse a fermare la sperimentazione e lo sviluppo di potenza delle bombe atomiche e di tutto l’armamentario ad esse collegate (bombe, missili, sottomarini, aerei, vettori). Si è arrivati alla pianificazione della “mutua distruzione assicurata”, con il rischio che anche solo un incidente potesse provocare la catastrofe.
Ci sono momenti in cui, con tempi diversi e a vari livelli, si prende coscienza sia del pericolo, che dell’assurdità del confronto di potenza. Iniziano dal 1955 in poi i percorsi del rifiuto del nucleare con una pluralità di iniziative e di alleanze fra popoli, governi e stati. Ma il nucleare, anche se quantitativamente diminuito, rimane ancora incombente e pericoloso, fuori dalla portata e dalla competenza dei popoli. Pochissime persone al mondo dispongono di conoscenze, di strumenti operativi e di possibilità di decisione sul nucleare. La segretezza rimane la chiave per tenere estranea l’umanità intera.
Con la crisi in atto, l’impegno per il disarmo a partire dal nucleare, lascia per lo più indifferenti; sono altre le urgenze.
Pur di aver lavoro van bene sia le basi che le bombe atomiche! E invece mai come oggi nella realtà globale le scelte, per salvare la vita o per distruggerla, sono interdipendenti, concrete e urgenti.
Per questo come Associazione abbiamo ogni anno fatto memoria del 6 9 agosto per concorrere con tanti altri soggetti, associazioni e istituzioni a eliminare tutte le atomiche dal ventre della Terra; in particolare sostenendo tutti gli sforzi per togliere dalla situazione di stallo le nazioni che ancora oggi, contro la volontà unanime dei popoli, si arrogano il diritto di possedere le atomiche e mantenerle attive.
È per questo che quest’anno ci presentiamo anche con un libretto di informazioni per stimolare la partecipazione alle iniziative in atto e per creare coscienza della necessità di partecipazione attiva di tutta la società, nonostante tutti gli insuccessi, i ritardi e le sordità della politica per le scelte di pace.
Questo libretto ricchissimo di informazioni è stato scritto da Lisa Clark, per stimolare la partecipazione
alle iniziative in atto e per creare coscienza della necessità di partecipazione attiva di tutta la società, nonostante tutti gli insuccessi, i ritardi e le sordità della politica per le scelte di pace.
Albino Bizzotto
Presidente "Beati i costruttori di Pace"
Allegati
- Ricordiamoci della nostra umanità (6228 Kb - Formato pdf)- Fonte: Beati i Costruttori di PaceScarica e leggi il Volume prodotto dai "Beati i costruttori di Pace" in occasione del 70esimo anniversario dei bombardamenti nucleari su Hiroshima e NagasakiIl documento è in formato PDF, un formato universale: può essere letto da ogni computer con il lettore gratuito "Acrobat Reader". Per salvare il documento cliccare sul link del titolo con il tasto destro del mouse e selezionare il comando "Salva oggetto con nome" (PC), oppure cliccare tenendo premuto Ctrl + tasto Mela e scegliere "Salva collegamento come" (Mac).