Aperto alla firma il Trattato sulla messa al bando delle armi nucleari: giorno storico per il disarmo
Oggi è un giorno storico per chi crede nel disarmo e vuole la completa eliminazione degli inumani ordigni nucleari dalla faccia della Terra. Alle ore 8:00 di New York e nell'ambito dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si apre infatti alla firma degli Stati il “Trattato sulla proibizione delle armi nucleari” (Nuclear Ban Treaty). La cerimonia sarà aperta dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres seguito dal Presidente dell'Assemblea Generale, dal Presidente del Costa Rica e infine come rappresentanti della società civile internazionale il Presidente della Croce Rossa Internazionale e Beatrice Fihn coordinatrice della campagna ICAN (di cui Senzatomica e Rete Disarmo sono parte).
Inizia dunque la fase di adesione formale alla prima norma internazionale che mette fuorilegge le più potenti armi di distruzione di massa. Si tratta di un passo ormai non più rimandabile, come testimoniano le tensioni internazionali che in questo momento coinvolgono anche la proliferazione nucleare. Sono circa 15.000 le testate ancora presenti nel mondo, in leggera diminuzione numerica ma in continuo e problematico ammodernamento. Una tendenza pericolosa e da fermare. Al momento si prevedono le firme da parte di 53 Stati, entro questa settimana, un buon viatico per le 50 ratifiche necessarie affinché il Trattato possa entrare in vigore.
Come noto l'Italia non ha sostenuto questo percorso di disarmo multilaterale sia votando contro la risoluzione in Assemblea Generale dello scorso anno che convocava una Conferenza di elaborazione del Trattato, sia non partecipando alle negoziazioni di New York concluse lo scorso luglio con l’approvazione di un testo condiviso. Per questo motivo Rete Italiana per il Disarmo e Campagna Senzatomica hanno deciso di lanciare proprio oggi un’iniziativa di pressione sul Governo. Sotto lo slogan “Italia Ripensaci!” verranno raccolte diverse iniziative e azioni con il fine di convincere Esecutivo e Parlamento a cambiare rotta allineandosi a quello che è il sentire comune degli italiani: che le armi nucleari di distruzione di massa siano messe al bando!
“Il mese scorso in Giappone, alle cerimonie in ricordo dei bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki cui ho partecipato, si respirava un entusiasmo davvero nuovo! - commenta Lisa Clark di Rete Italiana per il Disarmo e co-presidente dell’International Peace Bureau - In particolare sono stati gli Hibakusha (i sopravvissuti delle atomiche del 1945) a considerare finalmente ascoltata la loro voce. Peccato che il Governo Giapponese, così come quello italiano, abbia deciso di non firmare il Trattato contro le armi nucleari”. I sindaci delle due città distrutte 72 anni fa sono stati nei loro discorsi molto determinati nel ritenere inaccettabile che l'unico Paese che abbia subito le conseguenze dell'uso in guerra delle armi nucleari non firmi tale norma che tutta la popolazione chiede con forza. Una situazione simile a quella italiana “A noi, in Italia, è stata risparmiata la distruzione atomica, ma anche le cittadine e i cittadini italiani chiedono al proprio Governo di unirsi al percorso multilaterale che renderà il mondo libero da armi nucleari. Dobbiamo far sentire la nostra voce” conclude Lisa Clark. In questo senso le città italiane che fanno parte del coordinamento internazionale Mayors for Peace (iniziativa lanciata nel 1982 dall’allora sindaco di Hiroshima) stanno per inviare una lettera al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri come sostegno al Trattato sulla messa al bando delle armi nucleari.
Lo strumento scelto dalle campagne italiane per il disarmo nucleare è quello della “sottoscrizione simbolica” da parte dei cittadini del testo del Trattato. Atto chiaro e forte per dimostrare che se il Governo e la politica non riescono ad interpretare il vero sentire della popolazione saranno gli stessi cittadini a farsi carico di un sostegno al percorso multilaterale di disarmo nucleare. Per ottenere questo importante risultato è fondamentale il sostegno di tutti ed è importante che associazioni, organizzazioni, Enti Locali, semplici cittadini facciano la propria parte prendendo posizione e gridando “Italia Ripensaci!” con la propria sottoscrizione simbolica
La mobilitazione delle organizzazioni che fanno riferimento a Rete Italiana per il Disarmo e Campagna Senzatomica non però una novità di oggi. Da tempo e con continue sollecitazioni al Governo, che non ha mai voluto rispondere direttamente, abbiamo chiesto che l'Italia sostenesse il Trattato di messa al bando delle armi nucleari: la nuova fase di azione in avvio parte dunque con il supporto già raccolto. un supporto sostanziato in particolare nelle oltre 150.000 firme che Senzatomica ha raccolto negli ultimi mesi in occasione degli appuntamenti territoriali della mostra itinerante che illustra le problematiche delle armi nucleari
“Noi di Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo abbiamo partecipato ad entrambe le sessioni della Conferenza per negoziare il Trattato sulla messa al bando delle armi nucleari, con l’assoluta convinzione che un nuovo strumento legale internazionale fosse necessario e urgente affinché nessuno sperimenti più l’atrocità di tali armi di distruzione di massa - dichiara Daniele Santi, Segretario Generale di Senzatomica - Questo Trattato è l’espressone di un sentire umano condiviso, di un desiderio popolare diffuso anche negli Stati nucleari o dipendenti dal nucleare, come l’Italia. Ora è il momento che gli Stati si uniscano e firmino il Trattato per garantirne l’efficacia e l’universalità. Come società civile, sosteniamo i governi che sono in prima linea in questo momento storico, e uniamo le nostre voci affinché anche il Governo italiano decida di essere dal lato giusto della storia”.
Da oggi inizia un percorso che dovrà portare alla firma e ratifica da parte dell'Italia del Trattato sulla messa al bando delle armi nucleari. L’intenzione è mostrare alla politica e al Governo cosa pensano veramente i cittadini italiani delle armi nucleari, e dobbiamo farlo con coraggio. Come quello avuto da Stanislav Petrov, l’ufficiale sovietico recentemente scomparso che nel settembre 1983 rifiutò di rispondere con ordigni nucleari all’allarme di attacco nemico in corso che il computer (per errore) gli stava mostrando. Salvando così il mondo.
In suo onore il 26 settembre è stata dichiarata dall’ONU “Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari”, che quest’anno andremo a celebrare con iniziative importanti nell’ambito della nuova pagina aperta dall’approvazione del Trattato da oggi alla firma. Dedichiamo a Stanislav Petrov la nostra mobilitazione “Italia Ripensaci!” e chiediamo al nostro Parlamento il coraggio di una scelta di pace capace di andare oltre lo status quo basato sul negativo equilibrio del terrore e del pericolo di distruzione totale.
Presenza alla 17TH CASTIGLIONCELLO INTERNATIONAL CONFERENCE “International Security in the Trump Era” Pugwash-USPID Joint meeting, 21-23 Settembre
Presentazione del libro “Per un mondo libero dalle armi nucleari” di Enza Pellecchia, 26 settembre 2017 presso il Senato della Repubblica
Inaugurazione Mostra Senzatomica il 2 ottobre a Torino
Premio Colombe Oro dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo assegnato quest’anno alla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), 10 ottobre a Roma