Anche l’Italia in prima fila per la “Settimana Globale di Azione” contro la violenza delle armi”
La violenza delle armi leggere uccide ogni anno 350.000 persone, mentre sono più di un milione quelle seriamente ferite. Nonostante ciò il commercio globale che alimenta la violenza armata non è ancora soggetto ad alcuna regolamentazione internazionale.
Durante questa settimana la Rete Italiana per il Disarmo si unirà alla società civile di oltre 70 paesi di tutto il mondo per celebrare la “Settimana Globale di Azione” contro la violenza delle armi. Come già fatto negli ultimi anni a supporto della campagna Control Arms, le organizzazioni della Rete Disarmo intendono cogliere questa occasione per invitare i leader politici italiani a lavorare in sede ONU per giungere ad un forte ed efficace Trattato Internazionale sui Trasferimenti di armi.
E’ anche per questo motivo, oltre che per chiedere al nuovo Governo recentemente insediato di continuare il percorso di collaborazione su questi temi con la società civile costruito in questi ultimi anni, che la Rete invierà a coronamento della settimana di azione una lettera ufficiale al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Alla richiesta di supporto del Trattato internazionale sul commercio di armi (che potrà ricevere forza dal caso positivo del recente accordo sulle cluster bombs) si aggiungeranno quindi le indicazioni che la Rete da tempo avanza per un miglioramento della nostra legislazione nazionale sulle armi leggere e per l’adozione anche nel nostro paese di una legge sui mediatori e trafficanti di armi. Ad oggi l’Italia è uno dei pochissimi paesi europei a non aver ancora accolto in tal senso un’indicazione vincolante della Comunità Europea.
I gruppi romani attivi nell’ambito della Rete Disarmo hanno inoltre organizzato alcuni appuntamenti pubblici per evidenziare in maniera esplicita la partecipazione alla “Settimana di Azione”. Tutti gli incontri (in particolare la serata “The world is watching you” con proiezione del film Lord of War del 4 giugno alla Libreria Flexi di Roma) sono elencati sul sito www.occhioallearmi.it
“L’epidemica violenza causata dalle armi - afferma Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Disarmo - non può essere fermata dall’azione isolata di un solo stato: per avere successo occorre avere una prospettiva globale. L’Italia (che partecipa al gruppo di esperti per la prima fase di stesura del Trattato) ha una reale opportunità di influenzare positivamente la sicurezza delle persone e i fiumi di sangue versati a causa delle armi”.
Un forte Trattato internazionale potrebbe bloccare i trasferimenti di armamenti nelle zone in crisi umanitaria, e prevenire la vendita in paesi dove le armi potrebbero poi essere usate per la violazione dei diritti umani e della legislazione umanitaria internazionale. Inoltre con questo strumento si metterebbe anche in gioco la valutazione di come il commercio di armi mini alle basi lo sviluppo sostenibile.
Rebecca Peters, direttrice di IANSA - la rete internazionale di azione sulle armi leggere - ha affermato “E’ ora che i governi abbandonino la vecchia e limitata idea di sicurezza statale e giungano ad una visione più ampia di sicurezza umana. Gli armamenti acquisiti per la sicurezza nazionale possono essere rubati o usati in malo modo per incrementare le sofferenze e le povertà in varie regioni del mondo. E’ per questo che ribadiamo la necessità e l’urgenza di un appoggio al Trattato da parte dell’Italia”.
Allegati
- Settimana di Azione 2008 (121 Kb - Formato pdf)Rete Italiana per il Disarmo - Fonte: Rete Italiana per il DisarmoAnche l'Italia partecipa alla mobilitazione globaleIl documento è in formato PDF, un formato universale: può essere letto da ogni computer con il lettore gratuito "Acrobat Reader". Per salvare il documento cliccare sul link del titolo con il tasto destro del mouse e selezionare il comando "Salva oggetto con nome" (PC), oppure cliccare tenendo premuto Ctrl + tasto Mela e scegliere "Salva collegamento come" (Mac).