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Cacciabombardiere F35: volano gli aerei o i costi?

Un appuntamento per discuterne con Governo, Parlamentari, militari, industria e società civile
Fonte: Rete Italiana per il Disarmo - Campagna Sbilanciamoci! - 22 novembre 2010

Mercoledì 24 novembre 2010
Sala Cinema - Hotel Nazionale

Piazza Montecitorio
Roma

ore 11.00 - 13.00

 

A causa della crisi economica mondiale molti governi hanno deciso di ridurre con tagli record le proprie spese militari: in particolare diversi paesi (Norvegia, Canada, Danimarca, Olanda, Gran Bretagna) hanno sospeso o ridotto la propria partecipazione al costosissimo progetto di nuovi cacciabombardieri F-35 Joint Strike Fighter. "Gioielli" dei cieli armati pensati circa quindici anni fa ma che non hanno ancora visto la luce nonostante un percorso che ha portato al gonfiarsi progressivo dei costi e dei problemi tecnici. Mentre tutti questi paesi si interrogano sulla necessità di un aereo così sofisticato (ma poco affidabile nella sua fase di sviluppo) e pensato per scenari ben differenti, l'Italia ha confermato proprio in questi giorni con diversi interventi di esponenti governativi l'intenzione di procedere alla firma del contratto d'acquisto dei 131 velivoli fin dall'inizio destinati al nostro paese. Una firma che doveva già arrivare diversi mesi fa ma che è stata probabilmente rimandata per gli stessi motivi che hanno spinto altri paesi a fare una brusca frenata.
stop F35 jsf
Dal maggio 2009 è attiva una campagna di pressione “Caccia al caccia! Diciamo NO agli F-35” lanciata da Sbilanciamoci! e da Rete Italiana per il Disarmo affinché il Governo italiano rinunci all'acquisto di questi caccia e usi in maniera migliore per la popolazione gli oltre 16 miliardi di spesa previsti (e in crescita secondo le ultime stime). Questa mobilitazione vede il sostegno di Unimondo e del progetto "Science or Peace" ed ha visto confluire anche la raccolta di firme della "Campagna di indignazione nazionale" promossa da GrilloNEWS.
Attualmente le adesioni online sono circa 16.500 e quelle cartacee di sostegno circa 15.000; nel Dicembre 2009 la campagna ha già "consegnato simbolicamente" al Governo le firme allora raccolte. Sono poi 156 le organizzazioni di diversa natura ad aver aderito all’appello.
A sostegno di questa iniziativa, considerando che la firma di acquisto non era ancora arrivata, sono poi arrivate le mozioni parlamentari contro gli F-35 presentate a Senato e Camera rispettivamente dal Senatore Umberto Veronesi e dall'Onorevole Savino Pezzotta. Hanno aderito a tali mozioni, nessuna delle quali è stata ad oggi discussa, 26 senatori e 14 deputati. In tali documenti, richiamando l'inutilità anche strategica di questo possibile acquisto e gli enormi costi (presenti e futuri) connessi, si chiedeva al Governo di "sospendere la partecipazione al programma di realizzazione dell'aereo Joint Strike Fighter non sottoscrivendo alcun contratto di acquisto".

Con i miliardi che si dovrebbero impiegare per comprare aerei da attacco, che possono portare anche ordigni nucleari, si potrebbero invece dare risorse alla sanità, alla ricerca, all'università, agli enti locali, al terzo settore (senza tagliare il 5x1000), alla ricostruzione dei territori colpiti da calamità naturali (L'Aquila e il Veneto ad esempio), al sostegno dei disoccupati e delle loro famiglie.
Per questo è stato organizzato il convegno "Cacciabombardiere F-35: volano gli aerei o i costi?" in cui società civile, parlamentari e Governo si interrogheranno sul progetto anche alla luce delle ultime problematiche notizie: alcuni documenti ufficiali USA propongono la cancellazione o il ridimensionamento di tutto il progetto. Campagna NO F35

Durante l'incontro, che si terrà nella Sala Cinema dell'Hotel Nazionale in Piazza Montecitorio a Roma, dalle ore 11.00 del 24 novembre verrà fatto un punto sulla situazione del progetto grazie agli interventi di Massimo Paolicelli (presidente Ass. Obiettori Nonviolenti) sulla campagna l'impatto economico del progetto F35 JSF, mentre don Renato Sacco (Pax Christi) ne approfondirà l’impatto sul territorio del Novarese e Giulio Marcon (coordinatore di Sbilanciamoci!) racconterà le alternative di sviluppo ed occupazionali possibili.
Subito a seguire (ore 12.00) un momento di confronto in cui il Sottosegretario alla Difesa On. Guido Crosetto con il Sen. Umberto Veronesi e l’On. Savino Pezzotta (primi firmatari delle mozioni parlamentari) discuteranno con e con Francesco Vignarca (coordinatore Rete Italiana per il Disarmo) del senso e delle prospettive generali per il nostro paese del progetto F-35 JSF. E’ prevista inoltre la presenza del Gen. Claudio Debertolis, Vice Segretario Generale della Difesa e degli Armamenti. Moderatore della tavola rotonda Luca Liverani, giornalista di Avvenire, con spazio di intervento anche per i deputati e senatori presenti (in particolare i firmatari delle mozioni inviate alla Camera e al Senato).


Hanno sottoscritto la mozione

al Senato: Ferrante, Vimercati, Serafini Anna Maria, Carofiglio, Della Seta, Franco Vittoria, Della Monica, Vita, Treu, Di Giovan Paolo, Nerozzi, Baio, Soliani, Maritati, Armato, Rusconi, Molinari, Lannutti, Bassoli, Perduca, Bastico, Incostante, Chiaromonte, Musi, Sangalli, Astore


alla Camera: Sarubbi, Colaninno, Marco Carra, Enzo Carra, De Pasquale, Bossa, Ruvolo, Giovanelli, Castagnetti, Fogliardi, Graziano, Rubinato, Delfino, Lucà

Note: Per informazioni sulla campagna "NOF35" e per aderire vai alla pagina www.disarmo.org/nof35

Allegati

  • RID - Fonte: RID
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