Un passo di pace, disarmo, nonviolenza!
Testimonianze da Afghanistan, Palestina, Israele, Siria, Iraq, Libia, Congo. Oltre 30 interventi, tra cui quelli di Alex Zanotelli, Enrico Rossi, Mai Al Kaila (Ambasciatrice Palestinese in Italia), Goffredo Fofi, Cecilia Strada. La musica de Il Ciclista, Maran Ensemble e un duo tutto speciale composto da Luca Lanzi della Casa del Vento e Francesco Moneti dei Modena City Ramblers. La conduzione sul palco a cura dell'attrice Daniela Morozzi.
Si presenta così 'Facciamo Insieme un Passo di Pace', la manifestazione-evento nazionale in programma domenica prossima 21 settembre in piazzale Michelangelo a Firenze, dalle 11 alle 16, e promossa da quattro reti della società civile: Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci, Tavolo Interventi Civili di Pace.
Secondo i promotori, le guerre hanno fallito e generato conflitti ormai fuori controllo. Non sarà una nuova operazione militare a sconfiggere l'Isis e a portare pace e democrazia in quell'area. Non è il ricorso alle armi lo strumento per la soluzione del conflitto israelo-palestinese.
Per questo, un passo di pace, per quanto difficile e ambizioso, è necessario. “Non siamo anime belle, ma siamo preoccupati dalla crescita della violenza e vogliamo che il mondo politico ci ascolti” - ha affermato a nome delle reti promotrici Sergio Bassoli, che, assieme a Francesca Chiavacci (presidente nazionale Arci) e Stefano Maruca (ufficio internazionali Fiom), ha partecipato alla conferenza stampa tenutasi questa mattina a Firenze.
L'appuntamento di domenica prossima 21 settembre coincide con la Giornata Internazionale per la Pace istituita dalle Nazioni Unite come momento di riflessione e di richiamo verso la necessità di agire concretamente per la costruzione di un mondo privo di conflitti.
In quella giornata saranno diffuse le proposte concrete e innovative di pace, disarmo e nonviolenza (già anticipate all'intergruppo Parlamentari per la Pace come ulteriore momento di un confronto aperto da qualche mese) elaborate dalla galassia di organizzazioni e associazioni che hanno promosso e aderito all'evento e dalla società civile internazionale che opera nei luoghi di conflitto.
Inoltre, in questi giorni, le quattro reti promotrici hanno scritto una lettera di invito al Presidente del Consiglio. Un invito a partecipare alla giornata di mobilitazione, a non sottostimare la ricchezza del movimento pacifista e nonviolento italiano e a esercitare quell'idea di "ascolto democratico" così rilevante e utile, secondo il fondatore della nonviolenza politica italiana Aldo Capitini.
"Negli ultimi tempi su vari temi (anche quelli che caratterizzano la nostra azione) - si legge nella lettera inviata nelle scorse ore - Lei ha interagito con molti organismi, internazionali in particolare con un confronto serrato con Unione Europea e Alleanza Atlantica. Perché dunque non prevedere anche un momento di confronto con la società civile italiana, che è in contatto e rappresenta anche quella europea? Perché non ascoltare anche le nostre indicazioni su come è possibile trasformare e risolvere i conflitti, senza limitarsi alle considerazioni di natura “strategica e militare” che avranno sicuramente portato alla Sua attenzione?"
Associazioni, reti e organizzazioni legate all'evento di Firenze sono quindi pronte a fare un nuovo passo di pace, primo di una lunga serie necessaria.
E proprio a Firenze, in vista dell'appuntamento di domenica prossima, gli studenti dell'Udu-Sinistra Universitaria e Rete Studenti Medi invitano a partecipare ad un flash-mob alle ore 17 di domani venerdì 19 settembre sul ponte Santa Trinita per sventolare bandiere e colori di pace.
Facciamo insieme un passo di pace ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze e continuano a giungere le adesioni di numerose amministrazioni comunali.
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