Fondazione Banca Etica azionista critico all'assemblea di Finmeccanica
La Fondazione Culturale Responsabilità Etica (Fcre) parteciperà oggi per la prima volta all'assemblea degli azionisti di Finmeccanica, il principale produttore italiano di armamenti. «Abbiamo comprato tre azioni della società e interverremo come azionisti critici su proposta di Rete Disarmo», spiega Andrea Baranes, presidente di Fcre, fondata nel 2003 da Banca Etica. L'intervento della Fondazione criticherà il progressivo sbilanciamento del Gruppo Finmeccanica, partecipato al 30,2% dal Ministero del Tesoro, verso la produzione militare.
«E' una strategia molto discutibile, anche dal punto di vista economico, in particolare nel settore aeronautico», dichiara Francesco Vignarca, coordinatore di Rete Disarmo. «In base ai dati di ASD, l'associazione dei produttori europei del settore difesa, i ricavi del settore aeronautico civile sono aumentati del 55,93% negli ultimi sei anni, mentre nello stesso periodo l'aereonautica militare, su cui punta sempre di più Finmeccanica, è cresciuta solo del 19,5%».
Anche i numeri relativi all'occupazione danno ragione alla produzione civile. Secondo un'elaborazione di Gianni Alioti (Ufficio internazionale FIM-Cisl) su fonti aziendali presentata recentemente a Roma nel corso di una riunione di IndustriALL Global Union su Finmeccanica, dal 1980 al 2014 l'occupazione nel settore aerospaziale civile è cresciuta di 185.000 unità (+94%), mentre nel settore aerospaziale militare si sono persi 191.500 posti di lavoro nello stesso periodo (-50%).
«Coglieremo l'occasione per ricordare che la legge 185/90 sul controllo dell'importazione ed esportazione di armamenti fa riferimento esplicito alla conversione a fini civili delle industrie nel settore della difesa», continua Andrea Baranes. «In assemblea si approverà il cambiamento di nome di Finmeccanica, che dal 2017 si chiamerà "Leonardo" e dall’inizio del 2016 si è trasformata in holding operativa. Chiederemo se e quando il nuovo soggetto si iscriverà al registro nazionale del Ministero della Difesa previsto dalla legge 185/90».
La Fondazione Culturale di Banca Etica è pioniera in Italia nell’azionariato critico: una pratica di democrazia economica molto diffusa nei paesi anglosassoni. In collaborazione con le ONG più competenti in materia di tutela dell’ambiente e dei diritti umani la Fondazione sceglie alcune aziende dai comportamenti controversi e ne acquista piccoli pacchetti azionari allo scopo di partecipare alle assemblee generali e portare in quella sede tematiche di responsabilità sociale e ambientale.
"Finmeccanica - sottolinea Giorgio Beretta, analista dell'Osservatorio OPAL di Brescia - ogni anno pubblica un "Bilancio di sostenibilità e innovazione" attraverso il quale dice di perseguire la 'creazione di valore attraverso la trasparenza della gestione e l’integrità dei comportamenti'. Tale Bilancio non riporta però un dato fondamentale: l'elenco dettagliato, per quantità e valore, degli ordinativi e dei sistemi militari consegnati nei vari paesi dei mondo. E' una questione centrale considerato che - come riporta lo stesso Bilancio (p. 10) il 65% dei "ricavi" di Finmeccanica proverrebbe dal "mercato militare". Mercato di cui fanno parte paesi dove vi sono gravi e reiterate violazioni dei diritti umani tra cui la tortura e la pena di morte e paesi che hanno svolto interventi militari senza legittimazione da parte delle Nazioni Unite o che hanno contravvenuto al diritto internazionale umanitario (Algeria, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Israele, Kuwait, Qatar, Singapore, Thailandia, Vietnam, etc.) ai quali - ai sensi della legge n.185 del 1990 - sarebbero vietate le esportazioni di sistemi militari. Qual è dunque la trasparenza e l'integrità di comportamenti che Finmeccanica dice di voler perseguire?"
Fondazione Culturale Responsabilità Etica
La Fondazione Culturale Responsabilità Etica è stata creata a Padova nel 2003. Fa parte del Sistema Banca Etica (www.bancaetica.it) e ha come obiettivo la promozione di reti di nuove economie sostenibili e di una nuova cultura economica e finanziaria al servizio della società e dell'ambiente.
Nel 2007 la Fondazione Culturale ha acquistato un numero simbolico di azioni di Enel ed Eni per «portare la voce della società civile e dei movimenti del Sud del mondo nelle assemblee delle più importanti società italiane» e per «promuovere il ruolo dei piccoli azionisti e il loro contributo alla vita dell'impresa». Nel 2016 sono state acquistate anche azioni di Finmeccanica. Le iniziative di azionariato critico della Fondazione sono sostenute da Re:Common, Amnesty International Italia e Rete Disarmo. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: Www.fcre.it
Rete Italiana per il Disarmo
La Rete Italiana per il Disarmo è un organismo nazionale di coordinamento sulle tematiche della spesa militare e del controllo degli armamenti. Fondata nel 2004 è composta da: ACLI - Archivio Disarmo - ARCI - ARCI Servizio Civile - Associazione Obiettori Nonviolenti - Associazione Papa Giovanni XXIII - Associazione per la Pace - Beati i costruttori di Pace - Campagna Italiana contro le Mine - Centro Studi Difesa Civile - Conferenza degli Istituti Missionari in Italia - Coordinamento Comasco per la Pace - FIM-Cisl - FIOM-Cgil - Fondazione Culturale Responsabilità Etica - Gruppo Abele - Libera - Movimento Internazionale della Riconciliazione - Movimento Nonviolento - OPAL - OSCAR Ires Toscana - Pax Christi - PeaceLink - Un ponte per...Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.disarmo.org