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Aumentano incidenti da mina mentre diminuiscono fondi sminamento

Il Comunicato di Campagna Mine: "continua l'impegno per un mondo libero dalle mine"
Fonte: Campagna Mine - 23 novembre 2016

Nuovi casi di utilizzo di mine antipersona da parte degli Stati sono estremamente rari grazie ai continui progressi del Trattato di messa al bando (Trattato di Ottawa) che oggi comprende l’ 80% dei paesi. Sono infatti gli Stati non ancora parte del Trattato a continuare a farne uso come Myanmar, la Korea del Nord e la Siria dove le forze governative hanno utilizzato queste armi lo scorso anno (ottobre 2015-ottobre 2016) ed i gruppi armati non statali che hanno fatto ricorso alle mine antipersona in paesi come: Afghanistan, Colombia, Iraq, Libia, Myanmar, Pakistan, Siria, Ucraina, Yemen, e Nigeria.

Pericolo Mine Durante le rilevazioni per il Monitor 2016 sono stati registrati, ma non è stato possibile verificare in maniera indipendente, le affermazioni di nuovi casi di utilizzo di mine in Cameroon, Chad, Niger, Filippine, Tunisia, Iran ed Arabia Saudita.

Il Landmine Monitor 2016, il rapporto annuale curato dalla International Campaign to Ban Landmine (ICBL) che viene presentato oggi, precedendo di pochi giorni il 15° Meeting degli Stati Parte al Trattato di Ottawa che si terrà in Cile dal 28 novembre al 1 dicembre, riporta che i conflitti armati in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Ucraina e Yemen hanno creato condizioni ancora più ostili per le vittime e contribuito ad un improvviso aumento delle persone uccise e ferite nel 2015 da mine antipersona, ordigni esplosivi improvvisati e residui bellici esplosivi (ERW).

I dati presenti nel Monitor 2016 hanno registrato 6.461 incidenti da mine/ERW, segnando un aumento del 75% rispetto agli incidenti registrati nel 2014. Il dato inoltre rappresenta la più alta rilevazione dal 2006 (6.573). Nel 2015, I bambini hanno rappresentato il 38% di tutti gli incidenti tra i civili di cui fosse nota l’età mentre le donne e le ragazze hanno rappresentano il 14% delle vittime degli incidenti in cui è stato possibile registrare il sesso.

Campagna Mine “In un momento storico in cui gli incidenti provocati da questi ordigni sono nuovamente in aumento il ruolo dell’Italia, attualmente alla presidenza del Mine Action Support Group (MASG), per contrastare la diminuzione di fondi per lo sminamento è fondamentale” dichiara Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana contro le mine “Siamo fiduciosi che il nostro paese saprà promuovere al meglio le buone pratiche realizzate in questo settore. Il momento di crisi che si sta vivendo a livello internazionale non deve compromettere i risultati acquisiti nel corso degli anni a tutela delle popoalzioni civili che si trovano a convivere con le conseguenze dei conflitti armati” conclude Schiavello.

35 donatori hanno contribuito con 340.1 milioni di dollari per supportare le attività di Mine Action in 41 Stati e 3 altre aree, facendo registrar una diminuzione di circa 77 millioni di dollari dal 2014.

Nel 2015 i paesi hanno continuato l’opera di bonifica, il Monitor 2016 rileva che 171 km2 sono sati bonificati in totale tra 60 paesi di cui 36 membri del Trattato di Ottawa. I paesi più impegnati nella bonifica nel 2015, superando insieme il 70% delle bonifiche registrate sono stati: Afghanistan, Cambogia e Croazia.

Risalta nel Monitor 2016 il caso dell’Ucraina che risulta essere in violazione del Trattato per aver mancato la scadenza fissata per il 1 giugno 2016 per la bonifica sei suoi territori minati senza aver richiesto un’estensione della scadenza. Il paese, insieme a Bielorussia e Grecia, era già in violazione del Trattato per non aver completato nei tempi (4 anni) la distruzione delle scorte di mine presenti nei rispettivi arsenali.

Secondo il Monitor 2016 attualmente solo 11 paesi vengono considerati come potenziali produttori di mine antipersona e solo 4 sembrano essere coinvolti in attività di produzione: India, Myanmar, Pakistan e Corea del Sud.

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